La chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro a Pertusella

La chiesa fu consacrata il 29 maggio 1960 dall’allora cardinale Giovanni Battista Montini, divenuto poi papa con il nome di Paolo VI.

Si può però dire che la storia della chiesa abbia avuto inizio nel febbraio 1945, quando il parroco don Augusto Maggioni e tutta la comunità si rivolsero a Maria Addolorata per chiedere salvezza dai pericoli della guerra, impegnandosi con un voto a erigere un nuovo e più grande edificio sacro del quale da decenni si sentiva l’esigenza.

Il nuovo edificio, progettato dall’ingegner Luigi Grigioni di Milano e dall’architetto Guglielmo Giani di Tradate, fu realizzato in soli undici mesi dall’impresa Luigi Gargan di Milano.

Uno sguardo all’architettura della chiesa
Alla chiesa si accede da un pronao a tre arcate geometricamente stilizzate. Il motivo fondamentale della costruzione è dato dai portali a vista della struttura, in cemento armato, coi piloni rastremati che si elevano, rispetto al piano generale della chiesa di 15 metri nella navata centrale e di 20 metri nel transetto.

L’edificio, con una superficie di circa 1050 mq, misura 50 metri di lunghezza e 16 di larghezza, è a croce latina con una sola navata.

L’abside e il presbiterio
L’abside semiesagonale per 5 metri di altezza è rivestita con pannelli di noce americano scuro ed è circondata esternamente da un’ampia sacrestia alla quale si può accedere da entrambi i lati del transetto.

La parete centrale, dietro l’altare maggiore, accoglie un grandeaffresco di Cristo con i quattro Evangelisti, realizzato dal pittore Valerio Pilon dell’Istituto Beato Angelico di Milano.

Due cantorie laterali coronano il presbiterio che è sopraelevato di un gradino rispetto al piano generale della chiesa ed è delimitato da una balaustra marmorea stilizzata, con pannelli di vetro con i simboli delle virtù.

Il transetto
Misura 10 metri di lunghezza per 29 metri di larghezza, la copertura è realizzata con travi che hanno un’orditura a losanghe. La maggiore altezza del transetto, che risulta delimitata esternamente da due timpani, ha permesso l’apertura di vetrate che consentono di illuminare, in modo suggestivo il presbiterio e l’altare maggiore.

Nel transetto sono stati ricavati due altari minori, l’uno dedicato alla SS. Madonna Addolorata, infatti accoglie la statua lignea settecentesca della Vergine, già presente nella vecchia chiesa, l’altro altare è dedicato al SS. Crocifisso.

I paliotti dei due altari sono opera dello scultore Felice Mina, mentre Cornelio Turelli, sempre dell’Istituto Beato Angelico, ha realizzato quello dell’altare maggiore.

La navata
Presenta travi di copertura con andamento longitudinale.
Nelle pareti perimetrali in muratura di mattoni pieni a vista, decorate da quadri della Via Crucis, dipinti su maiolica da Annamaria Alberti dell’Istituto del Beato Angelico, si aprono lunghe lamine di finestre con vetri colorati, mentre le strutture in cemento armato sono lasciate grigie.

Sulla controfacciata sono affisse due lapidi: una ricorda i parroci che si sono succeduti a partire dal 1899, l’altra reca incisa la seguente iscrizione:

REGNANTE S.S. PIO XII
IL 9 SETTEMBRE 1958
S.ECC. MONS. G.B. MONTINI
POSE
LA PRIMA PIETRA
REGNANTE S.S. GIOVANNI XXIII
IL 29 MAGGIO 1960
QUESTO TEMPIO
ERETTO PER VOTUM POPULI
DEL 18 FEBBRAIO 1945
PARROCO DON AUGUSTO MAGGIONI
FU CONSACRATO DA SUA EMINENZA IL CARDINALE
GIOVANNI BATTISTA MONTINI
NEL FAUSTO SUO XL
DI ORDINAZIONE SACERDOTALE

Il pavimento
In lastre di botticino, riquadrate geometricamente da bande di marmo rosso di Verona, la corsia centrale, con lastre di breccia aurora, è arricchita da quattro lastre di botticino recanti incisi quattro simboli di Cristo.